Artisti
Stefan Alber
Ha studiato all’Università di Belle Arti (HfbK), Amburgo (DE) China Academy of Art, Hangzhou (CN). Vive e lavora a Berlino (DE). Ha esposto in mostre collettive e personali presso Uferhallen (Berlino), Futurdome (Milano), Dzialdov (Berlino), Museo d’Arte e Design (Lubiana), Collection Finstral (Augsburg), Galleria Franz e Davide Paludetto (Torino), Castello di Rivara (Torino).
Nelle sue fotografie, oggetti e installazioni Stefan Alber affronta la complessità delle relazioni e dei confini tra fotografia, scultura e architettura.
Prendendo spunto da uno spazio, un oggetto o una situazione, Alber sviluppa domande specifiche con le quali mette in discussione processi, tecniche di produzione, abitudini di visione o contesti sociali.
Sperimenta l’efficacia dei materiali e delle superfici, sviluppa nuove forme e le combina come un sistema modulare, con oggetti quotidiani. Molte delle sue opere si basano su modelli, citano la storia dell’arte o eventi sociali.
La ricerca di circostanze site-specific gioca un ruolo sovrapposto.
Andrea Canepa
Andrea Canepa (1980, Lima) è un’artista visiva.
Lavora principalmente con installazioni, sculture, tessuti e performance.
Parte dei suoi progetti si articola in installazioni che coinvolgono lo spettatore, cercando di innescare scambi tra i corpi e la reinvenzione degli spazi.
È interessata a evidenziare il potenziale di conoscenza intrinseca nelle nostre interazioni con i luoghi che abitiamo, gli oggetti e gli esseri che incontriamo.
Simone Carraro
Il suo lavoro è fortemente condizionato dai luoghi e dai contesti con il quale entra in relazione.
Si interessa in modo particolare al rapporto tra uomo e ambiente, indagando le caratteristiche del paesaggio e gli elementi della cultura popolare, traducendoli attraverso il proprio codice allegorico, in forme figurative e sonore.
Rachele Maistrello
Rachele Maistrello si forma presso lo IUAV di Venezia, L’École nationale supérieure des Beaux-arts di Parigi e la ZHDK (Zürcher hochschule der künste) di Zurigo.
Nel 2020 è vincitrice del premio Graziadei, artista in residenza presso il museo Mambo (Nuovo Forno del Pane) nel 2019 viene invitata dal Museo Inside Out di Beijing presso il loro programma di residenze, nel 2018 è vincitrice del premio Movin’Up e del premio NCTM e l’arte.
Nel 2018 è tra gli artisti selezionati presso Plat(t)form, Fotomuseum Winterthur ed è vincitrice, nel 2017, del bando ABITARE, commissionato dal Mibact, dal Museo di Cinisello Balsamo e dalla Triennale di Milano.
Negli anni suoi lavori sono stati esposti in mostre personali e collettive tra cui: Hamlet, Zurigo (2020), Kunstverein Bielefeld, Germania (2020), Inside Out Museum, China (2019), La Triennale, Milano (2018), Photoespana, Madrid (2018), Galleria Monitor, Roma (2018), Unseen Fair, Amsterdam, The Netherlands (2017), Parallel Vienna, Austria (2017), Mediterranea Young Artist Biennale, Tirana (2017), Galleria Civica di Modena (2015), Galleria Nazionale dell’umbria, Perugia (2014), Museo di Ca’ Rezzonico, Venezia (2013), OG9, Zurigo (2013), MSUM Museum, Ljubljana (2013), Museo di fotografia contemporanea di Cinisello Balsamo, Italia (2012), Dolomiti Contemporanee, Italia (2011), BYOB-Venice Biennale, Italia (2011), ZKM, Karlsruhe, Germania (2007).
Giulio Saverio Rossi
Giulio Saverio Rossi, nato a Massa nel 1988, vive e lavora a Torino. Ha studiato pittura all’Accademia di Venezia e all’Accademia Albertina di Torino.
Il suo lavoro è un ripensamento, in chiave critica, analitica e concettuale, del ruolo odierno della pittura, in contrapposizione alla dimensione del digitale. La pittura come “altro” diventa un luogo di recupero e revisione della storia stessa dell’atto del vedere che, sospeso fra immagine e materialità, apre alla possibilità di una “ecologia dello sguardo”.
È vincitore del Premio Internazionale Generazione Contemporanea, Luiss Business School (2022) e del premio Cantica21 – Italian Contemporary Art Everywhere indetto da MiBACT – DGCC e MAECI – DGSP (2020).
Le sue opere sono state esposte in mostre collettive e musei in Italia e all’estero.
Elisa Strinna
Elisa Strinna (1982, Padova) è un’artista multimediale che lavora con scultura, video, luce e suono. Studiando le infrastrutture che hanno a che fare con l’ipotesi cibernetica – dall’informazione alla biotecnologia – il suo lavoro cerca le interconnessioni che si vanno a produrre tra umanità, natura e tecnologia nell’epoca contemporanea, impegnandosi a mettere in discussione la logica oggi dominante che vede il pianeta come un insieme di materiali da sfruttare all’infinito.
Nelle sue installazioni immersive crea microcosmi, atmosfere organiche e misteriose di origine enigmatica dove sfuma la logica binaria della mente razionale. In questi mondi ibridi, diventa difficile tracciare una separazione tra naturale e artificiale, geologico e umano, spirituale e materiale.
Il lavoro di Elisa Strinna è stato esposto in collezioni e mostre internazionali.
Frutto di questa residenza saranno le opere che verranno presentate durante la prossima edizione del Festival Sciabaca che si terrà la terza settimana di settembre 2023.