Manifesto

«In Calabria anche la vita di Editore, come ogni vita,
è assai difficile. 

Ma è comunque una vita che vale la pena desiderare di vivere» 

Rosario Rubbettino 

CARTA è il sistema di espressione contemporanea attraverso cui Rubbettino si connette al mondo,
un progetto che realizza il binomio impresa e cultura su cui il Gruppo fonda la propria visione imprenditoriale. 

È composto principalmente dal Museo d’Impresa e dal Parco d’Arte Contemporanea e viene costantemente animato attraverso innumerevoli iniziative culturali. 

CARTA nasce nel 2020 a Soveria Mannelli,
 nel ventennale della scomparsa di Rosario Rubbettino, fondatore dell’impresa, come concretizzazione e lascito del suo approccio imprenditoriale. 

Da visionario pragmatico quale era, Rosario aveva fin dagli albori delineato lo sviluppo dell’azienda, immaginandola come luogo in cui produzione manifatturiera e cultura dell’immateriale potessero coesistere. 

Il Museo d’Impresa vuole essere un luogo elettivo del saper fare italiano nato per preservare
 e trasmettere il patrimonio manifatturiero
 e i valori aziendali che caratterizzano Rubbettino. È un luogo in cui memoria e sperimentazione convivono proponendosi come ponte tra cultura imprenditoriale e conoscenza. 

Situato nello stabilimento industriale di Soveria Mannelli, il Museo d’Impresa propone un percorso espositivo che racconta le tecniche di stampa
, dagli albori dei caratteri mobili fino al digitale e, specularmente, la storia di un’azienda nata negli anni ’70 che fa in tempo a intercettare le tecniche di Gutenberg per poi evolvere nel segno dell’innovazione tecnologica, con un’attitudine
 alla contemporaneità che da sempre la caratterizza. 

Gli esemplari di macchine da stampa esposti, 
i documenti, le immagini e gli oggetti raccolti sono le tracce di un percorso imprenditoriale ma anche gli elementi di una storia più grande, fatta di tutte le persone che hanno contribuito alla crescita dell’azienda e di un territorio che ne ha accompagnato la trasformazione. 

In uno spazio coperto di quasi 1000 mq si sviluppa 
un articolato percorso espositivo, guidato 
e immersivo, in cui viene raccontata la storia del libro, dei processi di stampa e delle tecniche tipografiche, della carta e dei materiali a supporto della tipografia. L’esperienza è pensata con un obiettivo 
di edutainment, offrendo ai visitatori contenuti multimediali, laboratori creativi e mostre.
 Uno spazio coworking, un FabLab e un’arena destinata agli incontri, permettono inoltre 
di accogliere la sperimentazione di innovatori 
della comunicazione, del design e dell’artigianato digitale. 

Il Parco d’Arte Contemporanea si estende nei 12500 mq di verde adiacente allo stabilimento produttivo Rubbettino, una grande area aperta in cui la cultura aziendale dialoga con l’arte contemporanea attraverso una collezione di opere permanenti di artisti internazionali, ospitati in residenza a Soveria Mannelli. 

La curatela è affidata ad Alessandro Fonte e Shawnette Poe.

Nella visione dei curatori, il Parco si configura come un ecosistema in cui tutte le parti – il mondo editoriale e tipografico, la storia aziendale e familiare, il portato culturale dell’area, flora e fauna, le opere – interagiscono organicamente tra loro e con il sistema che le comprende. 

Le opere, ideate e realizzate in questo specifico habitat, ne sono parte integrante, endemiche, radicate, interconnesse tra loro e con il contesto in cui sono generate. Al centro del progetto è il processo che struttura gli interventi artistici tessendo una tela di reciproci scambi, conoscenza, interpretazione tra gli artisti e il contesto. 

Opere installate:

Time Cutouts di Rachele Maistrello (2022)

Control beam di Stefan Alber (2022)

The garden on banes di Elisa Strinna (2023)

Low voltage communication di Giulio Saverio Rossi (2023)

Telaio di Andrea Canepa (2024)

Il segreto della giostra miniata di Simone Carraro (2024)